Molte persone si sono ammalate pesantemente in questo inverno, leggi con attenzione quanto segue sulla vitamina D.
La vitamina D non è solo un nutriente essenziale per la salute delle ossa, ma svolge anche un ruolo cruciale nel modulare il sistema immunitario.
Influenza infatti sia l’immunità innata che quella adattativa.
Nei monociti e nei macrofagi (componenti chiave dell’immunità innata), stimola la produzione di peptidi antimicrobici come la cathelicidina e la defensina.
Questi peptidi hanno proprietà antibatteriche e antivirali.
Nell’immunità adattativa, modula l’attività e la differenziazione dei linfociti T e B.
Può ridurre la proliferazione di linfociti T e influenzare la produzione di citochine, favorendo un profilo più anti-infiammatorio.
Riduce la produzione di citochine pro-infiammatorie (come IL-2 e IFN-γ) e aumenta la produzione di citochine anti-infiammatorie (come IL-10).
Questa regolazione aiuta a prevenire risposte immunitarie eccessive che possono portare a infiammazioni croniche o a condizioni autoimmuni.
Contribuisce al mantenimento delle barriere fisiche (come pelle e mucose), potenziando la prima linea di difesa contro i patogeni.
Diverse ricerche suggeriscono che può ridurre il rischio di infezioni respiratorie, inclusa l’influenza.
Uno studio ha mostrato che la supplementazione di vitamina D riduce il rischio di infezioni respiratorie acute, specialmente in individui con carenza.
Svolge un ruolo nella prevenzione o nel trattamento di malattie autoimmuni come il diabete di tipo 1, la sclerosi multipla e l’artrite reumatoide, attraverso la sua azione regolatoria sul sistema immunitario.
Alcuni studi indicano un potenziale ruolo protettivo contro alcuni tipi di cancro, probabilmente dovuto alle sue proprietà immuno-modulatorie.
La supplementazione è quasi sempre necessaria per raggiungere livelli ottimali, tranne in chi passa molte ore al Sole al giorno, e vive in un ambiente africano con luminosità molto alta.
I dosaggi devono essere personalizzati in base ai livelli ematici e alle condizioni individuali, e variano solitamente tra le 2000 e le 6000 unità al giorno.
Ciò significa dunque che integrare 2000-4000 unità al giorno è perfettamente sano per la maggior parte delle persone.
Ivan Orizio
Fitness Coach, Master in Biomechanics, Glute Specialist