LA PERMEABILITÀ INTESTINALE E LE MALATTIE AUTOIMMUNI
La connessione tra la permeabilità intestinale (a volte chiamata leaky gut syndrome o sindrome dell’intestino permeabile) e le malattie autoimmuni è un campo di ricerca attivo e complesso.
Ti spiego dov’è arrivata oggi la scienza.
Il nostro intestino ha una barriera intestinale che funge da filtro, permettendo il passaggio di nutrienti e molecole utili, ma bloccando quelli potenzialmente nocivi, come microrganismi patogeni e tossine.
Questa barriera è formata da cellule epiteliali unite da giunzioni strette.
Quando queste giunzioni diventano allentate o danneggiate, la permeabilità intestinale aumenta, permettendo a sostanze indesiderate di entrare nel flusso sanguigno.
Questo può portare a una risposta immunitaria fuori controllo, infiammazione sistemica, e infine alla malattia.
Malattie autoimmuni:
Le malattie autoimmuni si sviluppano quando il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti e le cellule del proprio corpo.
Questo può avvenire in una varietà di modi e può influenzare molte diverse parti del corpo, a seconda della specifica malattia autoimmune.
Alcuni esempi comuni di malattie autoimmuni includono il lupus, l’artrite reumatoide, la celiachia, la tiroidite di Hashimoto, la sclerosi multipla e il diabete di tipo 1.
La connessione:
Ci sono diverse teorie su come la permeabilità intestinale possa contribuire allo sviluppo delle malattie autoimmuni.
Una teoria è che le molecole o i microrganismi che penetrano nel flusso sanguigno a causa della permeabilità intestinale possono innescare una risposta immunitaria fuori controllo.
La permeabilità intestinale è quindi causa delle malattie autoimmuni (o una delle cause principali).
In pratica, le molecole e i microrganismi introdotti erroneamente con la dieta, assomigliano a tessuti e cellule nel corpo, portando il sistema immunitario ad attaccare queste cellule dando origine alla malattia autoimmune.
Questo effetto è noto come “mimica molecolare”.
Inoltre, l’infiammazione cronica causata da un aumento della permeabilità intestinale altera la funzione del sistema immunitario nel tempo, aumentando il rischio di malattie autoimmuni sempre più gravi.
Il microbiota intestinale:
Un altro fattore chiave che collega la permeabilità intestinale alle malattie autoimmuni è il microbiota intestinale, ovvero i miliardi di microrganismi che vivono nel nostro intestino.
Questi microrganismi svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento della salute intestinale, incluso il mantenimento dell’integrità della barriera intestinale.
Quando la composizione del microbiota intestinale è alterata (una condizione chiamata disbiosi), aumenta la permeabilità intestinale e si dà il via quindi al processo che attiva lo sviluppo delle malattie autoimmuni.
IN SOSTANZA
Se per una persona normale è fondamentale mangiare in modo tale da tenere bassa l’infiammazione sistemica, questo vale a maggior ragione per chi soffre di malattie autoimmuni.
COSA MANGIARE E COSA NON MANGIARE
Verdure:
Tutte a esclusione di alcune notturne, come pomodori e peperoni, che alcuni ritengono possano causare infiammazione.
Carne:
Particolarmente quella proveniente da animali allevati allo stato brado o da animali nutriti con erba.
Pesce:
Soprattutto pesci grassi come salmone, sardine, tonno e sgombro, che sono ricchi di acidi grassi omega-3 anti-infiammatori.
Frutta.
Fermentati:
Alcuni alimenti fermentati (preferibilmente senza latticini e lattosio) sono ammessi, come il kombucha o i crauti.
Grassi sani:
Come l’olio d’oliva, l’olio di avocado e l’olio di cocco.
Ovviamente, la dieta autoimmune evita gli alimenti che possono potenzialmente causare infiammazione e danneggiare l’intestino.
Questi includono:
Cereali: Come il grano, l’orzo, il mais, l’avena, il riso.
Legumi: Come fagioli, lenticchie, piselli, arachidi.
Noci e semi: Inclusi i prodotti derivati, come gli oli.
Latticini: Inclusi i prodotti derivati, come il burro o il formaggio.
Uova: Soprattutto il bianco d’uovo, che è più probabile che causi reazioni.
Notturne: Come i pomodori, le melanzane, i peperoni, le patate.
Dolcificanti, alcol e altri additivi alimentari.
Se soffri di una malattia autoimmune, per la lista completa degli alimenti cerca AIP Diet su Google e leggi tutto ciò che è concesso mangiare e perché.
Se un alimento tra quelli concessi ti dà problemi, e ne sei certa, nulla ti vieta di eliminarlo.
Per concludere, a differenza della dieta FODMAP, la AIP non si focalizza sull’eliminare il sintomo (vale a dire la fermentazione di un particolare carboidrato nell’intestino, al fine di evitare gonfiore e gas), ma sul guarire l’intestino dalla permeabilità intestinale e di conseguenza ridurre la risposta infiammatoria e immunitaria del corpo sul lungo periodo.
Per chi ha domande e/o polemica, ricordo che Google è gratis e che nulla ti vieta di cercare tutte le risposte da sole.
Il mio contributo è renderti consapevole di un problema grave di cui pochi parlano nello sviluppo della patologia (la permeabilità intestinale indotta dalla dieta occidentale).
Se pensi che mangiare paleo autoimmune non sia la soluzione, non farlo e fai di testa tua. Che tu mangi bene o male, a me oggettivamente cambierà molto poco, o no?
Ivan Orizio