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L’avvelenamento da acqua

ATTENZIONE, questo è un modo molto facile di stare male, anche molto male, ed è praticamente sconosciuto ai più

(soprattutto negli ambienti del Bodybuilding doped dove vi mettono in testa che bisogna bere 6-8-10 libri di acqua al giorno).

L’avvelenamento da acqua, noto anche come intossicazione idrica o iponatriemia diluzionale, è una condizione grave e potenzialmente letale causata dall’ingestione di grandi quantità di acqua in un breve lasso di tempo.

La comprensione di questo fenomeno richiede una disamina sotto vari aspetti, includendo fisiologia, chimica, e medicina.

Il corpo umano mantiene un equilibrio di elettroliti preciso, con il sodio (Na+) che svolge un ruolo chiave nella regolazione della pressione osmotica del sangue.

Quando si consumano grandi quantità di acqua, i livelli di sodio nel sangue possono diluirsi, riducendo la concentrazione di Na+.

Questa situazione può portare a uno squilibrio osmotico tra il sangue e le cellule.

A causa dello squilibrio osmotico, l’acqua può iniziare a fluire nelle cellule, causando il loro gonfiore.

Nel cervello, questo può portare ad un aumento della pressione intracranica, che può avere effetti gravi e persino letali.

I sintomi possono includere mal di testa, nausea, vomito, crampi, convulsioni, coma, ed eventualmente la morte.

Le ragioni per bere molta acqua in un breve lasso di tempo possono essere varie.

Competizioni di Bevuta: Alcuni casi sono stati legati a concorsi in cui i partecipanti sono sfidati a bere grandi quantità di acqua.

Esercizio Estremo: Gli atleti che bevono eccessivamente durante gli allenamenti possono incorrere in questo rischio.

Disturbi Psichiatrici: Alcune condizioni come la psicosi possono portare a bere compulsivamente.

Il trattamento dell’avvelenamento da acqua è una situazione di emergenza medica. Può includere:

Restrizione dell’ingestione di liquidi.

Somministrazione di soluzioni saline ipertoniche per correggere l’equilibrio di sodio.

Monitoraggio e supporto delle funzioni vitali.

La comprensione dell’importanza di mantenere un equilibrio nell’ingestione di liquidi e seguire le linee guida per l’idratazione durante l’attività fisica può prevenire questo disturbo. (Bere 2-3 litri di acqua al giorno, va benissimo. A botte di mezzo litro alla volta, ogni 2-3 ore).

L’avvelenamento da acqua è stato talvolta reso leggero o minimizzato nei media, ma è una condizione grave che richiede una comprensione scientifica e medica approfondita.

È un esempio di come anche sostanze comunemente ritenute innocue possano diventare pericolose se non gestite con moderazione e consapevolezza.

La complessità di questo disturbo offre un’ampia visione di come l’equilibrio biochimico del corpo sia delicato e richieda una gestione attenta.

Ivan Orizio

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