LA DIETA EVOLUTIVA
L’archeologia e l’antropologia hanno contribuito a svelare gli schemi alimentari dei nostri antenati cacciatori-raccoglitori.
Gli esseri umani hanno vissuto per la maggior parte della loro esistenza come cacciatori-raccoglitori, e durante questo periodo, la loro dieta era molto diversa da quella moderna.
Mangiavano ciò che potevano cacciare, pescare, raccogliere e trovare.
Questo regime alimentare includeva una vasta gamma di proteine animali, frutta, verdure, radici, semi e noci.
Gli alimenti ultra-processati, zuccheri raffinati e grassi trans erano completamente assenti, rendendo la loro dieta più vicina a ciò che oggi definiremmo come naturale.
La medicina evolutiva cerca di capire come l’evoluzione umana influenzi la nostra salute e le malattie.
Dal punto di vista evolutivo, l’alimentazione pre-agricoltura può essere vista come più in linea con le esigenze fisiologiche umane.
Possiamo delineare una panoramica generale di ciò che costituiva la dieta paleolitica e di quali nutrienti essa fosse ricca.
1. Carne e Pesce
Micronutrienti: Ricchi di proteine, vitamina B12, zinco, ferro, selenio e omega-3 (soprattutto nel pesce).
Zoonutrienti: Taurina, creatina, carnosina.
2. Verdure e Frutta
Micronutrienti: Ricchi di vitamine (come la vitamina C, A, K), minerali (come il potassio e il magnesio), fibre.
Fitonutrienti: Flavonoidi, carotenoidi, glucosinolati, polifenoli, che possono avere effetti antiossidanti e anti-infiammatori.
3. Frutta Secca e Semi
Micronutrienti: Ricchi di vitamina E, minerali come il magnesio, fosforo, rame.
Fitonutrienti: Lignani, acidi grassi essenziali come gli omega-6.
4. Radici, Tuberi e Alghe
Micronutrienti: Variabili, ma spesso ricchi di amidi complessi, fibre, vitamine come la B1, e minerali come il manganese.
Fitonutrienti: Glicosidi fenolici, saponine.
5. Uova
Micronutrienti: Fonte di proteine complete, vitamina B12, riboflavina, selenio.
Zoonutrienti: Colina, biotina.
6. Miele
Micronutrienti: Una fonte occasionale di zuccheri naturali, con tracce di vitamine e minerali.
Fitonutrienti: Composti fenolici, enzimi.
Gli alimenti non processati hanno una maggiore biodisponibilità di molti micronutrienti.
Con un alto contenuto di fibre e un basso contenuto di grassi saturi e zuccheri raffinati, la dieta era nutriente ma poco densa dal punto di vista energetico.
Un approccio alimentare simile è certamente pro-longevità e pro-salute, dal momento che rispecchia il modo in cui gli antichi hanno mangiato per oltre 300 mila anni.
Ivan Orizio