“Gli esseri umani originariamente ingrassavano d’estate quindi anche ora, dovremmo tutti fare massa d’estate e definizione d’inverno, perché in estate è difficile perdere peso”.
Siete degli scherzi della natura quando dite queste cose.
Esistono molte incertezze sulle specifiche abitudini alimentari dei nostri antenati del periodo paleolitico, compresa la stagionalità della loro dieta.
La maggior parte delle informazioni che abbiamo su di loro deriva da studi archeologici e antropologici su popolazioni di cacciatori-raccoglitori esistenti o recentemente estinte.
Sappiamo che i cacciatori-raccoglitori avevano una dieta varia, che probabilmente cambiava in base alla stagione, alla zona di caccia ed alla disponibilità di cibo.
Durante la stagione calda, potrebbero aver avuto accesso a un assortimento più ampio di frutti, noci, semi, verdure e forse anche a più prede, grazie all’aumento della fauna attiva.
Tuttavia, la questione di se i nostri antenati ingrassassero durante l’estate per accumulare riserve di grasso per l’inverno è controversa.
Alcuni suggeriscono che, come gli animali, gli umani potrebbero aver sviluppato meccanismi di accumulo di grasso durante i periodi di abbondanza alimentare per far fronte ai periodi di scarsità.
Ma non esiste un consenso scientifico su questo punto e sarebbe un semplificazione considerare il metabolismo umano allo stesso modo di quello degli animali che vanno in letargo (dovremmo semmai considerarlo come quello degli animali che NON vanno in letargo).
Inoltre, i cacciatori-raccoglitori erano molto più attivi fisicamente di noi, il che influenzava il loro bilancio energetico.
L’ingrassamento è determinato da una serie di fattori, tra cui non solo l’apporto calorico, ma anche il livello di attività fisica, il metabolismo individuale, la genetica, e altri fattori.
Nel complesso, mentre è possibile che i nostri antenati paleolitici avessero variazioni stagionali nel loro apporto calorico e peso corporeo, è improbabile che queste fluttuazioni fossero così drastiche come nelle specie animali che accumulano riserve di grasso per l’inverno.
Le fluttuazioni ormonali possono certamente influenzare l’accumulo di grasso e il senso di fame, ma è importante notare che non esiste un “orologio stagionale” nel corpo umano come quello presente in molti animali che entrano in letargo o accumulano grasso in determinati periodi dell’anno.
Detto questo, esistono vari ormoni che giocano un ruolo chiave nella regolazione dell’appetito e dell’accumulo di grasso:
Insulina: Questo ormone, rilasciato dal pancreas, è fondamentale per il metabolismo dei carboidrati e dei grassi.
L’insulina promuove l’accumulo di grasso nel corpo quando l’apporto calorico supera il dispendio energetico.
(In sostanza, quando mangi una tonnellata di carboidrati e non ti alleni in modo ipertrofico)
Leptina: Questo ormone viene prodotto dalle cellule adipose del corpo e invia segnali al cervello per ridurre l’appetito e aumentare il dispendio energetico quando le riserve di grasso sono sufficienti.
È solitamente considerato l’ormone della sazietà.
Grelina: Nota come “l’ormone della fame”, la grelina è prodotta principalmente nello stomaco e stimola l’appetito.
Cortisolo: Questo ormone dello stress può promuovere l’accumulo di grasso, in particolare nella zona addominale.
Alti livelli di cortisolo possono anche aumentare l’appetito.
Tuttavia, mentre questi ormoni possono influenzare l’accumulo di grasso e il senso di fame, non esiste una correlazione diretta e universale tra l’estate (o qualsiasi altra stagione) e un aumento di questi ormoni nel corpo umano.
La produzione di questi ormoni è influenzata da molti fattori, tra cui la dieta, l’esercizio fisico, il sonno, lo stress e altre condizioni di salute.
Inoltre, la relazione tra l’orologio circadiano (che regola i ritmi del sonno e della veglia) e la regolazione del metabolismo è un campo di ricerca attivo, ma fino ad ora, la maggior parte delle prove non indica che ci sia una “programmazione” stagionale per l’accumulo di grasso o l’aumento dell’appetito negli esseri umani.
IN SOSTANZA
Ingrassi perché mangi troppo e ti muovi poco.
Dimagrisci perché ti muovi di più e mangi meno.
Se fai ciò che dico, vale a dire controllate l’alimentazione, l’allenamento, il sonno e l’integrazione, la tua composizione corporea non potrà che migliorare, sia d’estate che d’inverno.
Se quindi la finisci con le c****** e le scuse del “Ah ok non perdo peso perché d’Estate il mio corpo è programmato per ingrassare”, possiamo andare avanti.
Se invece vuoi continuare a raccontarti favole, Ok.
A me il circo non piace ed odio i clow (anche se ho lavorato con alcuni clow), ergo, finiamola.